Il progetto “Piazza Viva al Gasometro” prevede di avviare processi partecipativi sull’area urbana del Quartiere 4 per soddisfare e coinvolgere pienamente gli/le abitanti del quartiere – riconoscendone il valore di cittadini/e responsabili e attivi/e della comunità di cui fanno parte. Il progetto si propone di riqualificare l’area dell’ex Gasometro per favorire l’incontro tra cittadini/e italiani/e e stranieri/e, che troveranno in questo spazio un luogo di socializzazione e un’occasione di scambio interculturale.
Le attività di progetto si dividono su due linee di intervento: la prima prevede la manutenzione del verde urbano con piccoli interventi urbanistici leggeri mentre la seconda riguarda attività ludiche e socio-culturali e l’attivazione di percorsi educativi.
Il progetto “Piazza Viva al Gasometro” è finanziato tramite il Bando Paesaggi Comuni – Per percorsi di rigenerazione ecologica di spazi pubblici-aree verdi e piazze promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze in collaborazione con il Comune di Firenze.
ZONA: Il Gasometro
L’Ex gasometro del Pignone di via dell’Anconella è uno dei pochi resti di archeologia industriale ottocentesca visibili a Firenze. Dell’originale architettura rimane solo la struttura metallica che conteneva il gasometro vero e proprio. Fu costruito nel 1845 e ampliato nel 1896. L’insediamento dell’industria del gas nell’area risale a metà Ottocento, quando il Comune consegnò alla società Mongolfiera Bodin un terreno per realizzarvi “officine per la produzione e distribuzione del gas illuminante”.
Tra gli impianti realizzati, il gasometro è architettonicamente il più qualificante e rappresentativo: aveva la funzione sia di serbatoio di compenso per il gas proveniente dalla centrale di produzione, sia di mantenimento dell’elemento gassoso entro appositi valori di pressione di esercizio nella rete di distribuzione, sia di garantire una giusta miscela dei vari componenti chimici del gas. Le crescenti esigenze portarono alla realizzazione di quattro gasometri. Successivamente le vecchie lanterne stradali vennero convertite per l’illuminazione con lampade a incandescenza e l’illuminazione a gas si estese per usi termici privati e pubblici oltre che per l’illuminazione privata dei negozi. L’area venne via via smantellata e rimase un solo gasometro, quello attualmente esistente, che rimase in funzione fino agli anni Settanta.
Il gasometro del Pignone, tutelato in quanto non solo parte del passato fiorentino, ma anche del suo patrimonio culturale e scientifico, è diventato un centro di aggregazione sociale per bambini, anziani e tossicodipendenti. Al momento, però, il manufatto risulta degradato e sostanzialmente abbandonato. Dopo molti progetti sfumati, l’idea (di riqualificazione) è quella di mantenere le dimensioni e la valenza culturale originale, modificandone però l’interno in modo da adattarlo alle mutate esigenze del quartiere.
I PARTNER
Centro Interculturale Regionale ‘Gli Anelli Mancanti’ (capofila)
Ludoteca ‘La Mondolfiera’ – Coop Abbaino
Circolo Ricreativo dell’Età Libera
Centro Solidarietà Firenze (Progetto Ponterosso Alisei)
Fondazione Angeli del Bello
Bistrot Santa Rosa
Fodnazione La Città Bambina
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