La violenza indicibile su civili inermi ha raggiunto in Medio Oriente dallo scorso 7 ottobre un livello inaccettabile da ogni coscienza umana, in una spirale di crescita ingiustificata umanamente ma anche rispetto alla ricerca di soluzioni ai problemi sociali e politici.
Sventolare in questo momento una bandiera piuttosto che l’altra serve solo a far pensare che si voglia giustificare la violenza degli uni o degli altri, mentre l’unica cosa che serve in questo momento è fermare la violenza.
Fermi tutti! Ci uniamo per chiedere il cessate il fuoco immediato e la tutela della vita delle popolazioni civili.
La violenza genera violenza, per questo la condanniamo in ogni forma e senza discussioni, da ovunque provenga.
E’ possibile evitare le conseguenze terribili che lo scontro di cui siamo testimoni avrà nell’immediato e nel futuro solo cessando ogni ostilità per proteggere le popolazioni inermi che nella grande maggioranza non condividono la violenza, rispettando la chiara distinzione tra obiettivi militari e civili, proteggendo l’integrità degli ospedali, delle scuole e delle strutture di distribuzione di cibo e aiuti.
Chiediamo di impegnare tutte le risorse possibili per fare le pressioni necessarie per rimettere al centro dei valori la tutela delle vite umane e interrompere così il conto inaccettabile delle vittime civili.
Non possiamo tuttavia fare finta che la prevaricazione, le barriere, i muri, le vessazioni quotidiane non siano la causa di quanto sta avvenendo in medio oriente, assieme alla colpevole disattenzione di chi, pur potendo intervenire, non lo ha fatto, e di chi ha addirittura avuto per anni obbiettivi contrari alla ricerca di una convivenza civile. E’ pericoloso astenersi dal cercare di capire, senza alcun preconcetto, le ragioni dell’odio.
Solo facendo questo sarà possibile, una volta fatte tacere le armi, agire per costruire il dialogo, superando una ad una – con pazienza e senza violenza- le difficoltà che si presenteranno.
Il tempo per costruire la pace non è finito!
Firmato: Gli Anelli Mancanti contro tutte le guerre